Quella dell’ infermiere è una figura che è sempre stata sottovalutata nell’ immaginario collettivo; ci si ricrede poi nel momento del bisogno.
Negli ultimi anni la professione infermieristica ha assunto una maggiore importanza, anche in seguito all’ obbligo formativo che prevede una formazione universitaria.
L’ infermiere è l’operatore sanitario responsabile dell’assistenza generale infermieristica.
Con questo termine si intendono le funzioni di prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria.
L’infermiere, quindi, svolge la propria attività a favore di varie tipologie di persone: dal neonato, all’adulto, all’anziano, non solo quando tali persone sono malate e a volte in forte pericolo di vita, ma anche quando sono sane per aiutarle a preservare la salute. In particolare l’infermiere: – partecipa all’identificazione dei bisogni di salute, fisici, psicologici e sociali, della persona e della collettività; – identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; – pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico; – garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche.
Può agire sia individualmente che in collaborazione con altri operatori sanitari e sociali.
Per l’espletamento delle funzioni si avvale ove necessario dell’opera del personale di supporto (operatori tecnici d’assistenza).
In Italia, dagli ultimi dati, ci sono 5.8 infermieri per ogni 1000 abitanti. E’ uno dei dati più bassi a livello europeo
Sono necessari, per colmare il gap, almeno 24.000 nuovi infermieri.
Il problema è che i corsi universitari per la professione infermieristica sono a numero chiuso e che attualmente sono messi a disposizione poco più di 16.000 posti
L’infermiere deve avere conoscenze di base di fisica, statistica, informatica, chimica, biologia e genetica, anatomia.
Deve avere le basi culturali per poter seguire gli atti medici, anche nelle loro applicazioni pratiche, attraverso la conoscenza della fisiologia, della patologia [malattie], della medicina clinica, delle scienze umane e sociali (psicologia, pedagogia e sociologia.
Deve conoscere in maniera approfondita i principi teorici del nursing [assistenza infermieristica], le tecniche infermieristiche applicate alle diverse specialità mediche e chirurgiche, i principi di igiene generale e applicata.
Deve avere, inoltre alcune conoscenze trasversali per le figure professionali comprese nelle aree del personale tecnico, infermieristico e della riabilitazione come quelle relative ai principi di diritto, al complesso delle norme etico-sociali che disciplinano l’esercizio della professione, alla lingua inglese, con particolare riferimento alla terminologia scientifica.
Dopo aver conseguito un qualsiasi diploma quinquennale di scuola media superiore è necessario iscriversi al corso di Diploma Universitario per Infermiere presso la facoltà di Medicina e Chirurgia (Dm del 24 luglio 1996). Qualora il numero degli aspiranti al corso sia superiore a quello dei posti disponibili, l’accesso è subordinato al superamento di un esame.
La durata del corso è di 3 anni. Il corso, suddiviso in semestri, prevede 1600 ore di teoria e 3000 ore di attività pratica (simulazioni, esercitazioni, tirocinio) per un totale di 4600 ore; si conclude con un esame finale di Diploma con valore abilitante all’esercizio della professione (DM 739 del 14 settembre 1994).
Per svolgere la professione di infermiere è necessario essere iscritti all’albo professionale.
L’accesso alla professione nel settore pubblico avviene attraverso concorsi, nel settore privato attraverso colloqui e selezioni.
La paga media in Italia si avvicina a 35.000 euro annuali, contro stipendi molto più elevati in stati come il Lussemburgo, e altre nazioni Eurpee e Nord Americane.
Come abbiamo visto c’è carenza di personale e situazioni come quella pandemica hanno rilevato ancora di più l’ importanza del personale medico e paramedico.
Solo in questo 2020 è aumentata la domanda di iscrizione ai corsi universitari del 7% e quindi possiamo ben sperare nell’ aumento del personale in un settore così delicato della nostra società.
Come quella del medico ( il cui numero in Italia è abbastanza elevato), anche la professione dell’ infermiere, è una tra quelle che necessità di una grande sensibilità e attenzione per il prossimo.
Quindi parliamo sempre di una missione particolare non adatta a tutti.