Quella della guida turistica è un lavoro che si può fare solo se si ha la passione per i viaggi e nello specifico per una determinata località.
Si diventa infatti guida, passando per il livello base di accompagnatore turistico.
Abbiamo già visto questa figura ingabbiandola in un determinato ruolo.
In realtà l’ accompagnatore viene visto generalmente come una guida non abilitata; una guida turistica cioè che non ha ancora conseguito la qualifica e l’ attestato che le consente di operare ufficialmente in un determinato territorio. Spesso ciò che fa la differenza è proprio la formazione che in un caso è un percorso di studi ben specifico con esame finale; nell’ altro, si tratta di una formazione da autodidatta e di nessun esame superato o titolo conseguito. Oggi anche l’ accompagnatore turistico, in Italia, ha assunto un ruolo meglio definito e qualificato e rimandiamo all’ articolo in cui di esso si parla.
La guida turistica accompagna persone singole o gruppi nella visita ad opere d’arte e musei, a gallerie e scavi archeologici, fornendo informazioni dettagliate sugli aspetti storici, artistici, monumentali, paesaggistici e naturali. Opera quindi in un ambito territorialmente ristretto (un certo museo, una certa città) e in un periodo di tempo limitato (in genere non più di alcune ore), ed è questo che la distingue principalmente dall’accompagnatore turistico, che segue i gruppi negli spostamenti da una località all’altra. La guida decide gli itinerari, programma i tempi da dedicare ai diversi luoghi, sceglie il tipo di informazioni da fornire su ciascuno di essi.
La sua attività principale consiste nel fornire informazioni di vario genere sui monumenti, scavi, opere d’arte, al fine di renderne comprensibile il valore storico-culturale.
Le principali relazioni sono con i turisti accompagnati, con l’Ente che organizza la visita e col personale dei servizi turistici e ricettivi del luogo.
Noi, per esempio, che ci occupiamo di guide turistiche a Londra, e di guide italiane a Parigi e altre capitali europee, siamo soliti distinguere tra Guide ufficiali e guide non ufficiali o accompagnatori.
Le conoscenze necessarie per lo svolgimento della professione sono quelle prescritte per il superamento dell’esame abilitante, in particolar modo storia dell’arte e legislazione turistica.
Ad esse bisogna affiancare delle nozioni di psicologia del turismo, per poter interpretare le esigenze delle persone accompagnate e per poter adeguare i propri interventi alle diverse mentalità, ai livelli culturali e ai tipi di visita. Inoltre, fondamentale è l’approfondita conoscenza della storia, geografia, cultura e itinerari turistici dell’area dove si intende operare.
Se la guida accompagna gruppi di turisti stranieri viene detta guida-interprete: in questo caso, ovviamente, il livello di conoscenza della lingua straniera deve essere ottimo
La guida turistica deve avere buone capacità comunicative che si traducono in chiarezza ed esaustività e nel saper cogliere cosa è essenziale e cosa è superfluo nelle spiegazioni, interpretando di volta in volta gli interessi eterogenei dei gruppi accompagnati. Deve saper catturare l’attenzione, suscitare emozioni e coinvolgere attivamente gli interlocutori. Dovendo poi gestire gruppi anche numerosi, la guida deve avere capacità di decisione e di leadership.
Oltre ad un certo grado di simpatia ed una buona presenza, è richiesta una notevole resistenza fisica, dato che è un lavoro che si svolge in piedi, camminando e parlando a voce alta.
Per l’esercizio della professione di guida turistica è necessario il possesso dei seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o di altro stato membro dell’Unione Europea ovvero essere residente in Italia da almeno 3 anni;
– idoneità psico-fisica all’esercizio della professione attestata da certificato rilasciato dall’Azienda unità sanitaria locale del comune di residenza;
– abilitazione all’esercizio della professione conseguita mediante la frequenza ai corsi di qualificazione professionale ed il superamento dei relativi esami.
Tali corsi sono organizzati, nel rispetto delle direttive regionali, dalle Province.
Per l’iscrizione è solitamente richiesto il diploma di scuola media superiore.
L’abilitazione consente l’esercizio dell’attività negli ambiti territoriali, di estensione almeno comunale, per i quali è stato superato l’esame.
Per estendere l’abilitazione ad altri territori, è possibile svolgere un esame integrativo.
Quella della guida è una bella professione che in Italia ha ampi spazi in un mercato dove il bello è ovunque.
Il problema delle guide è che sono spesso imprenditori. Come tale anche la guida, se vuole espandere il proprio lavoro, deve essere in grado di unire alle sue specifiche competenze, anche quelle atte a procacciarsi il lavoro.
In fondo, anche la Guida turistica come tutti gli imprenditori ( chiunque faccia impresa, commercio, artigianato, libera professione), deve avere nozioni e competenze di marketing e digital marketing.
Deve sempre e comunque risolvere il problema base per chi lavora in proprio, e cioè deve trovare il modo ci avere sempre nuovi clienti, in maniera costante e continuativa.