Ti è mai capitato di fare il cameriere?
E’ uno di quei lavori che si trovano più facilmente da studenti; quando nel periodo estivo si cerca qualche lavoretto, se vivi in una località turistica, quello del cameriere è probabilmente una tra quelle occupazioni che si trova più facilmente. Tu cerchi lavoro e il datore di lavoro cerca qualcuno che dia una mano nel periodo di alta stagione.
Questo non vuol dire che fare il cameriere sia semplice.
Vediamo più da vicino questa figura così importante nel settore turistico.
Il cameriere è l’operatore che provvede, all’interno di strutture ristorative, alla predisposizione ed erogazione e alla distribuzione in sala dei vari pasti predisposti in cucina.
Il cameriere predispone la sala ed i tavoli curandone la funzionalità e l’estetica, accoglie i clienti, li accompagna al tavolo prescelto o già prenotato, dà informazioni e consigli presentando i menù e la carta dei vini da affiancare alle pietanze. Segue le ordinazioni e serve i piatti e le bevande.
A volte predispone piatti freddi che preleva dal banco buffet dove sono le pietanze già pronte per essere servite.
È suo compito rispondere alle varie esigenze dei clienti verificandone il gradimento, cercando di intervenire e sanare tutti gli inconvenienti.
Di norma deve anche consegnare il conto e riscuotere il dovuto corrispettivo.
Nei locali di piccola dimensione il cameriere ha principalmente contatti con il titolare dell’impresa, che organizza tutti i servizi, con il cuoco che cerca di rispondere correttamente alle richieste dei clienti e con gli altri camerieri che collaborano al buon andamento generale.
Nelle strutture più grandi, oltre ai rapporti già illustrati, può interagire con il capo cameriere maître, con il responsabile dei servizi di ristorazione, con il direttore del ristorante o albergo.
Occorre una discreta cultura di base unita alla conoscenza della tecnica dei servizi.
Deve anche possedere nozioni di scienza dell’alimentazione, di principi igienici e di merceologia [disciplina che ha per oggetto lo studio delle merci, e in particolare la loro composizione e le loro caratteristiche].
È anche utile possedere nozioni che riguardano l’organizzazione delle imprese ristorative, la qualità e la conservazione delle materie prime, la normativa inerente e quella più generale del settore dei servizi alberghieri e della ristorazione; è utile anche il possesso dei principi fondamentali di psicologia della clientela.
La conoscenza delle principali lingue straniere è fondamentale, in particolar modo per coloro che svolgono l’attività in strutture di livello medio-alto.
Il cameriere svolge la sua attività con una autonomia d’azione non molto elevata e mansioni che sono a livello esecutivo.
Innanzi tutto deve sapersi inserire in una organizzazione anche se a volte questa è di piccole dimensioni; deve avere capacità comunicative, di affabilità e cortesia nel gestire la relazione con il cliente, superando stress non indifferenti e dimostrando attenzione alle richieste. Deve padroneggiare le tecniche operative che vengono applicate nello svolgimento del servizio; il ruolo svolto richiede anche ottima memoria ed ottima manualità.
Occorrono anche capacità di adattamento a ritmi di lavoro molto diversi ed a situazioni spesso non impreviste.
La formazione di base richiesta può essere ottenuta frequentando gli istituti professionali per i servizi alberghieri e della ristorazione che rilasciano la qualifica professionale.
In alternativa è possibile frequentare i corsi di formazione regionali ottenendo, con un corso dopo il biennio della scuola superiore, la qualifica di “cameriere” oppure quella di “responsabile di sala“, che si consegue frequentando un corso post-diploma.
In piccole aziende ristorative e ricettive non è richiesta formazione di base per cui tutto lo spessore professionale è basato su caratteristiche personali e sull’esperienza acquisita sul campo.
Nel tempo possono esser frequentati brevi corsi di formazione per aggiornare e perfezionare le abilità e conoscenze necessarie.
Il cameriere svolge la sua attività solamente come lavoratore dipendente presso strutture ristorative e ricettive.
Una volta conseguita la formazione di base si inserisce nel mondo del lavoro; nel caso di strutture medio grandi, normalmente inizia l’attività come aiuto cameriere.
Acquisita una discreta esperienza pratica può diventare cameriere e poi cameriere capo-reparto (chef du rang).
Nel tempo attraverso l’esperienza sul campo e la partecipazione a corsi di aggiornamento e perfezionamento può divenire capo-cameriere (maître) con importanti responsabilità organizzative.
Per un continuo perfezionamento della proprie abilità/capacità è importante la partecipazione a stages e a seminari tematici.
Diciamo che anche nel caso del cameriere, ciò che fa la differenza è la volontà di imparare, la capacità di relazionarsi con i clienti e la passione per quello che si fa.
Se si è hanno queste caratteristiche non è indispensabile aver frequentato scuole o corsi professionali.
E’ importante fare esperienza in diverse realtà a tutti i livelli e approfittare di girare il Mondo per conoscere le lingue.