In una epoca come la nostra dove i problemi legati al peso corporeo sono sempre più frequenti, la figura del dietista o dietologo sta trovando sempre maggiore spazio.
Ecco l’ immagina della situazione italiana riportata dal Sole 24 ore: ” la stima provvisoria per il 2020 attesta che su 10 uomini adulti, circa 6 sono in eccesso di peso, a fronte di 4 donne su 10.
In entrambi i generi il picco di prevalenza si osserva tra i 65 e i 74 anni, dove raggiunge il 53% per le donne e circa il 68% per gli uomini. Lo svantaggio maschile tra gli adulti si registra già tra i giovani di 18-34 anni (+40% in media) e dopo i 35 anni in tutte le classi di età che si susseguono oltre il 50% degli uomini presenta un eccesso ponderale, mentre per le donne questo si verifica solo dopo i 65 anni.
Appurato che le donne ci battono anche questo, nella cura del corpo, quindi, è veramente allarmante che una media del 50% tra uomini e donne sia in una situazione di sovrappeso ( con una buon percentuale che arriva ad essere obesi).
Con l’ aumentare della consapevolezza che tale situazione comporta a tutto il sistema psicofisica umano, la figura del dietista, del dietologo del nutrizionista sono sempre più importanti e ricercate.
Il Dietologo, laureato in Medicina e Chirurgia e, dopo aver completato i sei anni del corso di laurea, si è specializzato in Scienze dell’Alimentazione.
Dietistica, invece, è un corso di laurea a sé stante, triennale, parte della famiglia delle lauree in professioni sanitarie della facoltà di Medicina.
La figura del Nutrizionista è, per essere precisi, quella del biologo nutrizionista, cioè un laureato in Biologia (triennale e magistrale) che ha superato l’esame di stato ed è iscritto all’Albo dei Biologi.
Il Dietista nello specifico è’ l’operatore sanitario che si occupa di tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, comprese quelle relative agli aspetti educativi e alla collaborazione nell’attuazione delle politiche alimentari. Le attività specifiche del dietista riguardano: – la collaborazione alla tutela dell’aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; – la formulazione, la realizzazione di diete prescritte dal medico e il controllo dell’accettabilità da parte dei pazienti nei casi in cui, per particolari tipi di malattie (ad esempio, diabete, ulcera, cardiopatia [malattia cronica del cuore], ecc.) sia necessario seguire un’alimentazione specifica; – lo studio e l’elaborazione della composizione di razioni alimentari necessarie per soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e la pianificazione dell’organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati (ad esempio, i bambini di un asilo o i degenti di un ospedale); – la collaborazione con altre figure professionali al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (ex. anoressia, bulima).
Il dietista può svolgere anche attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività, di gruppi di popolazione. Il lavoro del dietista prevede la collaborazione con il medico e con psicologi e psichiatri.
Il Dietologo o medico nutrizionista, è a tutti gli effetti un medico che può, di conseguenza, fare diagnosi di patologie e, all’occorrenza, prescrivere farmaci per poterle curare. Gli altri, Nutrizionista o Dietista, non sono medici e non possono prescrivere farmaci. Per curare malattie quali reflusso, colon irritabile, morbi di crhon, coliti, gastriti… ci si rivolge a un medico e quindi al dietologo.
Vediamo nello specifico la figura del Dietista
Il dietista deve avere conoscenze di base di fisica, statistica, informatica e anatomia [struttura del corpo umano]. Deve conoscere i fondamenti chimico-tecnologici e le relative tecniche di laboratorio applicate agli alimenti e all’alimentazione, il funzionamento e le malattie della nutrizione e del ricambio, i principi di educazione alimentare, delle politiche alimentari e del trattamento dei disturbi alimentari, i principi di terapia dietetica nelle diverse malattie, approfondendo materie quali: biochimica, microbiologia, igiene, scienze tecniche dietetiche applicate, alimentazione e nutrizione umana, legislazione sanitaria e alimentare, igiene, medicina interna, psicologia. Deve avere, inoltre, alcune conoscenze trasversali per le figure professionali comprese nelle aree del personale tecnico, infermieristico e della riabilitazione come quelle relative al diritto, al complesso delle norme etico-sociali che disciplinano l’esercizio della professione, alla lingua inglese, con particolare riferimento alla terminologia scientifica.
In tutti le competenze base che queste figure, al netto degli studi universitari e del corso di laurea specifico, devono sapere utilizzare le proprie competenze per riconoscere e valutare le caratteristiche degli alimenti crudi e le loro trasformazioni conseguenti a conservazione e cottura; valutare visivamente i pesi e volumi degli alimenti; collaborare ai prelievi per il controllo batteriologico del cibo.
Inoltre devono sapere raccogliere e archiviare dati per la rilevazione delle abitudini alimentari; elaborare tabelle dietetiche e progetti di educazione alla salute; calcolare i fabbisogni nutrizionali per fasce di età; impostare interventi nutrizionali distinti per le diverse malattie. E’ richiesta una buona capacità comunicativa per far accettare ai pazienti il cambiamento di cattive abitudini alimentari.
Deve saper fare domande che possano aiutare a scoprire le cause dei disturbi alimentari e avere fantasia per creare menù che siano al tempo stesso equilibrati e gradevoli.
In caso di sovrappeso o obesità si consiglierà una dieta adatta al singolo (soprattutto nel caso del nutrizionista); in caso di sospetto di malattia, sia il nutrizionista che il dietista, avranno cura di indirizzare il paziente da un bravo dietologo, unico medico che può prescrivere farmaci e diagnosticare appunto una patologia.
Dopo aver conseguito un qualsiasi diploma quinquennale di scuola media superiore è necessario iscriversi al corso di diploma universitario per Dietista presso la facoltà di Medicina e Chirurgia (DM del 24 luglio 1996). Qualora il numero degli aspiranti al corso sia superiore a quello dei posti disponibili, l’accesso è subordinato al superamento di un esame. La durata del corso è di 3 anni. Il corso, suddiviso in semestri, prevede 1600 ore di teoria e 3000 ore di attività pratica (simulazioni, esercitazioni, tirocinio) per un totale di 4600 ore; si conclude con un esame finale di diploma con valore abilitante all’esercizio della professione (DM n. 744 del 14 settembre 1994). L’accesso alla professione nel settore pubblico avviene attraverso concorsi; nel settore privato attraverso colloqui e selezioni.
All’interno del servizio sanitario pubblico, l’inquadramento iniziale corrisponde alla categoria C (ex collaboratore). Una volta raggiunti i requisiti professionali e culturali necessari è possibile, attraverso selezioni interne o concorsi pubblici, passare alla categoria superiore D (ex coordinatore). Nella libera professione non esiste una vera e propria carriera verticale; le possibilità di sviluppo professionale dipendono sia dagli spazi di mercato sia dall’esperienza acquisita e dalla capacità di tenersi sempre aggiornati.