Bank of Time (BdT), la Banca del Tempo, è uno strumento sociale innovativo che attiva una rete di solidarietà e sostegno reciproco in quanto può consentire di conciliare tempo professionale, tempo familiare e tempo libero, aiutandoti a soddisfare i piccoli bisogni quotidiani per migliorare la qualità della vita.
Le Banche del Tempo sono per lo più associazioni per il progresso sociale, nate dal basso della società civile, attraverso un insieme di privati cittadini con bisogni e interessi diversi, ma secondo lo stesso fine, oltre a promuovere e coinvolgere le comunità locali nella sviluppo delle pratiche di buon vicinato, strutturando un sistema di scambio di servizi basato sull’unità di misura del Tempo.
Il fenomeno della banca del tempo nasce e si sviluppa negli anni 90.
Le prime associazioni di questo genere sono, infatti, nate in Gran Bretagna negli anni ottanta del Novecento, con il nome di Local Exchange Trading System.
Nel nostro Paese il termine “banca del tempo” è stato utilizzato per la prima volta a Parma nei primi anni ’90, ma è stato l’esperimento condotto da un gruppo di donne di Santarcangelo di Romagna a rendere possibile il progetto a livello nazionale. e internazionale.
Tuttavia, in un contesto caratterizzato da precarietà, incertezza, sfiducia, solitudine e scarsità di risorse pubbliche e private, torna all’obiettivo di soddisfare sia i bisogni materiali che le relazioni con i cittadini.
È in questa società individualista e consumistica che i rapporti di solidarietà, reciprocità, fiducia e buone pratiche di vicinato vengono meno, paradossalmente, per contrasto, sempre più necessari.
Infatti, il passaggio da una società benestante, orientata alla crescita, allo sviluppo e ai servizi sociali, a una società rischiosa (deriva dall’economia stessa, è caratterizzata dalla flessibilità) dei fattori di produzione, in particolare del lavoro, e non è stabile).
Questa società non solo crea insicurezza e sfiducia, ma sconvolge anche la struttura dei rapporti tra i cittadini che la Banca del Tempo si propone di ricostruire.
La conseguenza è quella che Lester Salamon definisce una “rivoluzione dell’integrazione”, cioè la tendenza umana ad associarsi e organizzarsi, un processo di sviluppo e diffusione di forme di aggregazione sociale, una nuova società, che secondo l’autore aumenterà continuamente a causa della crisi che stiamo attraversando negli ultimi anni a livello economico e sociale.
Le banche del tempo sono utilizzate per soddisfare bisogni materiali e immateriali legati all’organizzazione quotidiana della vita degli individui e delle famiglie o per scambiare conoscenze.
I beni scambiati possono essere, ad esempio, generi alimentari, cucina/stireria, lavanderia, baby sitter, pubbliche relazioni, computer, lingue straniere, fotografia, arte e lezioni di comunicazione per l’acquisizione di conoscenze per gli anziani.
La Banca del Tempo permette di estendere il sostegno locale oltre la cerchia dei genitori, di promuovere l’inclusione sociale di chi non ha una rete di sostegno familiare (es. famiglie recentemente trasferite da altri comuni), di creare reti sociali fungendo da “antidoto alla solitudine “, promuovono l’interculturalità e le relazioni intergenerazionali (giovani e anziani ormai si trovano in ambienti diversi), promuovono lo sviluppo dell’autostima
Possono aderire alla Banca del Tempo tutte le donne e gli uomini di ogni età, condizione economica e estrazione culturale: la solidarietà è reciproca ed eguale
Il tempo si scambia equamente indipendentemente dal servizio reso; ogni membro ha il proprio conto corrente: il tempo è l’unità di misura del cambio, ogni membro ha il proprio libretto degli assegni e le transazioni sono pagate tramite assegno.
La segreteria mantiene il conto e deposita crediti e addebiti sul conto corrente; non si maturano interessi, non c’è scambio di denaro, ma l’unica valuta è dare e ricevere servizi.
I servizi si misurano in unità di tempo: i destinatari devono poi prestarli contestualmente, nel rispetto dei vincoli dell’eguaglianza.
Ogni ora vale un’ora, indipendentemente dal valore monetario del tipo di servizio svolto.
Pertanto, ogni azionista dedica alcune ore a conferire a un altro azionista alcune competenze.
Le “Ore” specificate sono “calcolate” e “accredito” o “debito” alla Banca.
Può quindi accadere che non sia la stessa persona a “risarcirle”, ma un’altra persona.
Le attività della Banca del Tempo, BdT, variano ampiamente: corsi di cucina, manutenzione della casa, assistenza e accoglienza, baby sitter, cura degli animali domestici, commercio, prestito o baratto Dispositivi vari, assistenza informatica, yoga, scuola. prove e italiano per stranieri, ecc.
Il tempo dell’organizzazione, organizzazione, riunione o anniversario è generalmente considerato tempo da negoziare e quindi accreditato o addebitato sul conto personale del membro.
Le Banche del Tempo esistono in Italia da decenni, ma sono consolidate e operano in diverse realtà territoriali, per la mancanza di una rete stabile di relazioni tra i soci.